A Grottammare allora e ora, tra bellezze e bontà
Nell’estate del 1868 la località della riviera ascolana fu eletta come culla di riposo e meditazione dall’abate musicista Franz Liszt. Le cronache dell’epoca riportano che amava passeggiare sulla spiaggia leggendo il breviario e ascoltando il mormorio della battigia. Quel suo soggiorno fu talmente piacevole e salutare che scrisse: “Le mie sei settimane trascorse a Grottammare resteranno uno dei più vividi ricordi della mia vita”. Nella quiete del borgo si lasciò andare all’ispirazione, mentre l’accoglienza delle famiglie locali gli rendevano ancor più piacevole la vacanza.
Ai tempi nostri, pur segnati dall’inevitabile trambusto della modernità, può essere facile ritrovare le ragioni che portano Grottammare a essere scelta come meta di svago, di riposo e di scoperte architettoniche e storiche.
Le due parti distinte della cittadina sono separate dalla strada statale affollata da un traffico sostenuto, che però esiste solo nel tracciato della via: pare non incidere nelle due realtà al di qua e al di là di essa. Al di sopra sulla collina si arrampica e si adagia il paese antico, fatto di vicoli incantati, a tratti intervallati da giardini e terrazzi affacciati su un panorama eccezionale di mare e di terra. Al di sotto della strada statale si dipana il reticolato di vie che portano al mare. Davanti alla spiaggia spaziosa di fine sabbia, contornata dalle palme e dagli aranci che danno il nome alla riviera, si susseguono casette e ville antiche e moderne di epoche e stili diversi. Rivelano la ricchezza di chi, apprezzando l’atmosfera e la bellezza del luogo, lo eleggeva a propria dimora estiva.
Un clima ideale completa il quadro, oggi come allora.
Un’occasione particolare e golosa per visitare la cittadina è data dall’evento Juttenizie, parola dialettale che vuol dire ghiottonerie. Viene organizzato ogni anno per tre domeniche consecutive. Quest’anno la manifestazione, iniziata il primo settembre con grande successo di pubblico locale e forestiero, si replica anche domenica 8 e domenica 15 settembre dalle ore 18,00 alle 24,00. Chi vuole partecipare deve acquistare una cartolina/vaucher che introduce ad un eccezionale percorso gastronomico, dall’antipasto al dolce, distribuito tra le bellezze architettoniche e tra i rinomati ristoranti del centro storico. Il tutto ad un costo contenuto, dati i servizi a cui dà accesso.
Quest’anno presso l’Associazione Paese Alto in via Palmaroli si può godere dell’aperitivo con rustica di carciofini e tonno e aperol spritz, successivamente nella Cantina di Sant’Agostino si gustano polpette di zucca con panatura al pistacchio e kefir e menta, poi si passa al locale Borgo Antico dove viene servita la pasta Baldoni con guanciale e verdure, la quarta tappa è presso la Salsamenteria d’estate con il tortino di melanzane e salsa di pomodoro e basilico, quindi alla Salsamenteria d’Inverno viene servito il lombo di maiale alle pesche, infine il cammino delle golosità si conclude nelle Logge di Piazza Peretti con la rinomata coppa delle Logge. Da sottolineare che le portate vengono accompagnate da ottimi vini locali.
Nel tragitto che porta alle varie osterie è possibile anche ammirare spettacoli di arte varia e visitare gallerie e negozi.
Risulta un’esperienza unica e affascinante. I luoghi sono magici, nel girovagare da un locale all’altro si scoprono angoli e panorami, mentre il gusto si allieta dei sapori sia tradizionali che nuovi offerti in angoli incantevoli da rinomati chef.
Carla Virili
Info: www.juttenizie.com mobile 3805973459