le mie Marche

Spadò , l’Apollo della danza

Arte e Cultura

Soprannominato Spadò, Alberto Spadolini è stato un danzatore, pittore e coreografo di fama internazionale, vissuto per gran parte della sua vita e carriera nella Parigi degli anni Venti e Trenta , era nato in Ancona ed era di umili origini.
Debutta giovanissimo a Roma, al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia ma è a Nizza e poi a Parigi che avviene la consacrazione nientemeno che con Josephine Baker, con cui ebbe anche una relazione.


“ Che importa chi sono… io danzo” così risponde Spadò al giornalista il quale, a seguito del suo successo ne la Joie de Paris gli poneva la domanda:  chi è? Da dove viene? Le sue danze si rifanno al primitivismo o anarchico primitivismo, una corrente artistica vicina alla natura, ad una spontaneità opposta all’immagine del futurismo, alla macchina, alla meccanica tipica di quei tempi. Le sue danze che ricordano molte immagini del film di Fritz Lang, Metropolis, sono un chiaro messaggio di denuncia e sofferenza dell’essere umano di fronte a questo nuovo sistema che sta sempre più prendendo piede. Incontra D’Annunzio al Vittoriale , il quale gli rammenta che le sue pose ricordano a volte  San Sebastiano.
E’ infatti un ballerino figurativo, simbolico. Da salto. I suoi celebri salti hanno una consapevolezza cinetica, oltre che una grande forza esortativa: il salto, l’elevazione rappresenta qualcosa che ha a che fare con lo staccarsi da terra, dalla materia, raggiungendo mete più spirituali. E’ un ballerino altamente espressivo: la schiena arcuata, le gambe piegate ad angoli differenti, sguardo verso l’alto, verso mete irraggiungibili, il tutto dimostra l’ incredibile forza comunicativa  di questo ballerino che proviene da una modesta città delle Marche: Ancona, che forse ha niente a che vedere con la danza e quindi ci stupisce maggiormente.
Nella seconda parte della sua vita Spadò si dedica alla pittura, e anche qui con un certo successo.

 

I suoi quadri lasciano il segno. Il bello è che lui prima che danzatore nasce pittore. Sono spesso quadri di danza, coreografie di danza classica, ballerine senza volto, di grande trama espressiva. In fondo a lui preme il corpo e l’energia che da questo sprigiona: “ Vivo come respiro e danzo: istintivamente”.

Lascia un commento