Ci sono storie che vanno raccontate, specie quando perdurano da settecento anni: parliamo della famosa carta Fabriano. Pastosa, avoriata, piacevole al tatto e zigrinata in trasparenza. Solo al toccarla crea una piacevole sensazione e ci rimanda indietro nei secoli, in un medioevo di artigiani e amanuensi da ” Nome della Rosa” !
Entrare nel Museo di Fabriano, nell’ ex Convento dei frati Domenicani ottimamente restaurato, significa compiere un’esperienza insolita: è un museo diverso dagli altri perchè l’arte della carta è ancora un’arte viva, infatti viene ancora prodotta e utilizzata in tutto il mondo per edizioni di pregio e per occasioni speciali, un’arte che si potrebbe persino imparare osservando le fasi della lavorazione, perchè no?
Nelle Marche operose esiste dunque una realtà che affascina anche per la bellezza del suo prodotto. Le materie di questa carta sono sceltissime: cotone, canapa e lino, con coloranti speciali e una preparazione dell’impasto curatissima. I macchinari sono quelli di secoli fa, non è cambiato proprio niente, è questo che rende davvero il Museo un’occasione da non perdere. In un’epoca così tecnologica dove la connotazione umana sembra sempre più perdere più importanza, fa piacere sapere che ancora invece la manualità, l’esperienza e l’artigianalità qui ha ancora tanta importanza.
Il museo è aperto anche di domenica : www.museodellacarta.com